TERAMO – Il tribunale del riesame dell’ Aquila ha confermato i domiciliari per l’ex assessore alla cultura della Regione Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato per concussione in merito a presunte tangenti per eventi culturali. De Fanis era stato arrestato lo scorso 12 novembre insieme, tra gli altri, all’ex segretaria Lucia Zingariello. Il pm di Pescara Giuseppe Bellelli, titolare dell’inchiesta su De Fanis, aveva dato parere contrario alla remissione dei domiciliari, pur senza presentarsi oggi all’Aquila per l’udienza, che, a quanto è stato ricostruito, è durata non più di un quarto d’ora. Per il giudice del Riesame Giuseppe Romano Gargarella "persiste il pericolo di inquinamento delle prove per via dei rapporti con la coindagata Lucia Zingariello", sua ex segretaria. Pertanto il giudice ha fissato in tre mesi la scadenza del provvedimento alla data di oggi: i domiciliari quindi scadranno nel maggio prossimo. De Fanis è ai domiciliari da 12 novembre scorso: ad incastrare l’ex assessore alla cultura sono state le denunce di un imprenditore culturale Andrea Mascitti, a cui De Fanis avrebbe chiesto tangenti per l’organizzazione di eventi culturali con fondi regionali. Con lui finì agli arresti anche la Zingariello e nel provvedimento finirono altri due indagati minori. I legali difensori di De Fanis Massimo Cirulli e Domenico Frattura hanno annunciato ricorso in Cassazione per il loro assistito.
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